mercoledì 17 novembre 2010

CHE BUONA QUESTA DIETA: E' MEDITERRANEA!


La Dieta Mediterranea convince tutti. L'Unesco ha premiato lo stile alimentare basato su pomodoro, olio d'oliva, pasta, frutta, verdura e vino, facendolo entrare nel patrimonio culturale immateriale dopo l'ok dalla quinta sessione del comitato intergovernativo riunita a Nairobi.
Al momento della proclamazione  c'è stata un'ovazione tra i delegati di tutti i 166 Stati presenti".  "Il risultato sperato è arrivato" è stato il commento del ministro dell'Agricoltura, Giancarlo Galan. "Questo prestigioso successo mi riempie d'orgoglio e di soddisfazione e rappresenta un traguardo storico per la nostra tradizione alimentare e per la cultura dell'intero Paese", ha proseguito
Galan . Soddisfazione anche dalla Coldiretti. "I meriti della Dieta Mediterranea e degli stili di vita ad essa associati sono soprattutto dei nostri agricoltori, che pertanto hanno il diritto di festeggiare il loro buon operato e nessuno può
permettersi di negarglielo", ha dichiarato il presidente Sergio Marini, mentre la Confederazione italiana agricoltori (Cia) ha parlato di "una vittoria per il made in Italy".
La candidatura della Dieta era stata avanzata già quattro anni fa dall'Italia, dalla Spagna, dalla Grecia e dal Marocco, ma per l'Unesco non soddisfaceva i requisiti previsti dalla Convenzione del 2003 sul Patrimonio Mondiale Immateriale dell'Umanità, per cui i 4 Paesi decisero di ritirarla. Quella che oggi ha superato l'esame è stata invece presentata il 30 agosto 2009 dal Mipaaf e firmata dal capo di gabinetto dell'allora ministro Zaia, dottore Giuseppe Ambrosio. La prestigiosa Lista dell'Unesco, che raccoglie gli elementi immateriali considerati unici al mondo, consta di 166 pratiche già iscritte da parte di 132 Paesi. Dopo l'ok di oggi alla Dieta Mediterranea, l'Italia può contare in tutto tre elementi: gli altri due sono l'opera dei pupi siciliani e il canto a tenore sardo.
I prodotti made in Italy della dieta mediterranea - pasta, olio, pomodoro, frutta e verdure – hanno un valore, in Italia e nel resto del mondo, di 200 milioni di euro: questa la stima della Coldiretti, che ha diffuso la notizia nel giorno in cui la Dieta Mediterranea ha ottenuto il riconoscimento Unesco di patrimonio dell'umanità.  L'associazione agricola, che per l'occasione ha organizzato una maxispaghettata al Campidoglio con prodotti tipici italiani, ha evidenziato il fatto che l'Italia detenga posizioni di "vertice" nella produzione di tutti i prodotti cardine della dieta mediterranea, posizione destinata a consolidarsi ulteriormente.
Nei primi sette mesi dell'anno, osserva infatti l'associazione, l'export dei prodotti della dieta mediterranea è salito del 9%. Molto positive, in particolare, le performance di ortaggi (+20% in quantità), frutta (+18%) e olio d'oliva (+10%); positivi i dati per la conserva di pomodoro (+3%), la pasta (+2%) e il vino (+1%). Si tratta di numeri, sostiene l'associazione, che incidono non solo sul comparto agricolo, ma anche sul turismo enogastronomico, "vero motore della vacanza made in Italy", per un valore di cinque miliardi di euro l'anno. 
Il nostro Paese infatti, ha ricordato Coldiretti, è il primo produttore mondiale di pasta e vino, il secondo per l'olio, il primo produttore europeo di ortofrutta, il primo a livello mondiale per kiwi, uva, carciofi, il secondo per pesche e nettarine, carrube, nocciole, il terzo per cavolfiori e broccoli, pere e conserve di pomodori, il quarto per lattuga, cicoria, mandorle. I prodotti made in Italy della dieta mediterranea - pasta, olio, pomodoro, frutta e verdure – hanno un valore, in Italia e nel resto del mondo, di 200 milioni di
Euro. 

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