“Oggi la capitale della mafia imprenditrice non è Palermo ma Catania. I mafiosi di rango e consolidata tradizione non sparano più e non chiedono nemmeno il ‘pizzo’ ma sono imprenditori che hanno monopolizzato una fetta di settori come i trasporti, il calcestruzzo, il movimento terra e alcuni servizi alle imprese. Ci sono già evidenze giudiziarie chiarissime. Penso a Vincenzo Basilotta – dice Lo Bello – già condannato per mafia o all’inchiesta della procura di Napoli sulla famiglia Ercolano nel settore dei trasporti”.
(Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia)
La scoperta dell'acqua calda
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