domenica 3 giugno 2012

BEACH SOCCER, ENNESIMA DELUSIONE PER IL CATANIA IN COPPA ITALIA



Perdere cosi fa male. Fa male perché nei primi due tempi avevi annichilito l’avversario, fa male perché bisognava gestire meglio i nervi, fa male perché potevi tornare a conquistare un trofeo sicuramente alla tua portata per la valenza di squadra. Finisce con tanta amarezza la finale di Coppa Italia 2012. Il Catania Beach soccer cede a Viareggio per 8-7, ma soprattutto viene beffata dai nervi e dalla pressione del dodicesimo uomo in campo il pubblico di Viareggio. Nel primo tempo la squadra di Belluso dimostrava forza, qualità e grande espressione di beach soccer; Viareggio letteralmente annichilito dai gol di Belchior, Fred e Juninho con in mezzo la rete di Gori. Rossazzurri scatenati anche nella ripresa: un numero di Belchior col pallone diretto in rete veniva intercettato da Ramacciotti con la mano. Rosso diretto per il difensore di Viareggio ed inferiorità numerica di due minuti con Belchior che portava il punteggio sul 4-1.
Il secondo gol di Viareggio donava ossigeno alla squadra di casa sospinta dalle tre mila persone presenti sugli spalti; in maniera però certosina anche gli arbitri ci mettevano del loro e a dieci secondi dalla fine prima assegnavano un rigore giusto per fallo di Rafinha su Marinai, rigore trasformato del 4-3, ma tre secondi più tardi a quattro dalla fine concedevano un cervellotico tiro libero che veniva chiuso in rete da Di Palma per il clamoroso 4-4
Qui Catania andava in bambola e Viareggio la metteva sulla rabbia, sulla corsa e l’aggressività: soffrivano gli uomini di Belluso che faticavano a tenere ma si rendevano pericolosi con Belchior e Juninho fermati solo da un esaltante portiere viareggino. I bianconeri però erano bravi a sfruttare ancora i liberi e un calcio di rigore fischiato da una terna arbitrale sospinta dal pubblico: perfette le conclusioni di Gori due volte che consegnavano un parziale per Viareggio di 5-0 portando il punteggio sul 6-4. Il colpo di testa di Platania riapriva la gara 6-5, ma lo stesso capitano veniva cacciato via dagli arbitri per un entrata scomposta. Viareggio consolidava il punteggio trasformando ancora con Gori l’ennesimo libero concesso e a tre minuti dalla fine portando il punteggio sull’8-5. La rabbia di Catania era affidata solo alle giocate dei singoli: Belchior siglava la sesta rete e a dieci secondi dalla fine Juninho metteva da calcio d’angolo il settimo centro. Non c’èra più tempo però, Viareggio alzava la Coppa Italia grazie alla spinta del suo pubblico e dello sfruttamento cinico e spietato dei piazzati concessi. Per Catania solo tanta amarezza per l’ennesima finale persa, la seconda consecutiva in Coppa Italia.       

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