lunedì 5 marzo 2012

BIANCO: ACCORDO TRASVERSALE PER AFFRONTARE LA CRISI IN SICILIA


CRISI SICILIA, DA 27 DEPUTATI E SENATORI IMPEGNO BIPARTISAN PER "PACCHETTO SICILIA" DA PRESENTARE AL PRESIDENTE MONTI
 
Trasporti, credito, incentivi agli investimenti, agricoltura, beni e attività culturali, accise. Sono questi i temi principali del “Pacchetto Sicilia” su cui già 27 parlamentari siciliani di Camera e Senato di tutti gli schieramenti politici chiedono con forza un incontro al presidente del Consiglio Mario Monti, per dare risposte concrete e veloci a una crisi e a un disagio che vanno affrontati senza indugi per rilanciare la Sicilia. Una risposta che la politica vuole dare alle richieste espresse dalla manifestazione di associazioni di categoria e sindacali, il 1° marzo a Palermo.
Si tratta di una prima iniziativa, promossa dal senatore del PD Enzo Bianco, a cui hanno già aderito i senatori Nino Strano (Fli), Giuseppe Palumbo, Pino Firrarello, Domenico Nania (Pdl), Giampiero D'Alia (Udc),  Nino Papania, Mirello Crisafulli,  Benedetto Adragna (Pd), Carlo Vizzini (Psi), Giovanni Pistorio (Mpa), i deputati Basilio Catanoso, Enzo Gibiino, Vincenzo Garofalo, Salvo Torrisi, Alessandro Pagano, Enrico La Loggia (Pdl), Marco Causi, Marilena Samperi (Pd), Fabio Granata, Carmelo Briguglio (Fli), Gianfranco Micciché, Giuseppe Fallica (Grande Sud), Fabio Giambrone, Ignazio Messina (Idv) e l'eurodeputato Giovanni La Via (Pdl). Una decina di questo numeroso gruppo si sono riuniti stamattina a Catania per concordare le azioni da fare, dandosi appuntamento insieme con gli altri che vorranno aggiungersi, a Roma, già da domani e poi ogni settimana.

«Scriveremo subito al presidente del Consiglio – ha spiegato il senatore Enzo Bianco - per chiedere un incontro e aprire con lui un dialogo serrato affinché si diano risposte concrete alla crisi che sta vivendo la Sicilia Sui temi che abbiamo individuato chiederemo di avere un interlocutore costante all'interno del governo per mettere a punto, tutti insieme nell'interesse della Sicilia e al di là delle appartenenze, dei provvedimenti rapidi ed efficaci, anche tramite emendamenti condivisi da presentare già al disegno di legge sulle liberalizzazioni in discussione in questi giorni. E' il momento di essere uniti e compatti, seppure mantenendo ognuno la sua appartenenza politica. Così non potremo non essere ascoltati». 
Tra i punti nodali sul tappeto innanzitutto i trasporti. Da quelli aerei, dove l'acquisizione da parte di Alitalia di WindJet e Blu Express rischia di penalizzare i viaggiatori siciliani, al costo eccessivo dei traghetti sino alle ferrovie, settore in cui le Fs hanno abbandonato la Sicilia mentre investono in modo massiccio sulla Roma-Milano. Poi le banche e la necessità di abbassare il costo del denaro per imprenditori e cittadini siciliani; ancora, il credito d'imposta come strumento fondamentale per incentivare gli investimenti. Quindi l'agricoltura e la necessità di valorizzare e tutelare agrumi e primizie siciliani, punto su cui sarà importante il contributo che potrà dare l'europarlamentare La Via, relatore al Parlamento europeo della legge generale di bilancio. Quindi le accise, la tutela delle società che lavorano con le pubbliche amministrazioni. Atre tematiche discusse durante la riunione di stamattina, i beni e le attività culturali: fondazioni e teatri, spesso agonizzanti come a Catania e Palermo, vanno sostenuti, occorre rafforzare le film commission, per esempio a Catania, per fare far crescere il settore cinematografico. E verificare come lo Stato possa sostenere Taormina Arte, per evitare assolutamente che scompaia.

Portare avanti un “pacchetto Sicilia” con una azione unitaria e bipartisan, hanno ribadito i parlamentari, sarà più efficace. Una cosa che fino a qualche mese fa, in un clima politico litigioso, non sarebbe stata possibile ma che oggi è necessaria sia perché dalla Regione non arrivano risposte positive sia perché il disagio espresso dalla gente come nel caso della protesta dei forconi o dalle associazioni di categoria nei giorni scorsi a Palermo è reale.
L’augurio dei parlamentari è che già domani si riesca a fare una riunione con tutti i deputati e i senatori che hanno già aderito o che aderiranno all'iniziativa e che in settimana si possa incontrare Monti. 
 
 
 
 
 

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