Il direttore generale dell’Asp di Siracusa Franco Maniscalco ha firmato questa mattina, durante una cerimonia che si è svolta nella sala riunioni, i contratti di assunzione a tempo indeterminato per altri 9 dirigenti medici impiegati nei presidi ospedalieri della provincia di Siracusa: 2 sono vincitori di nuovi concorsi pubblici e 7 fanno parte dello scorrimento delle graduatorie. Le 2 nuove assunzioni sono relative alle branche di Medicina trasfusionale e Medicina nucleare, entrambe al presidio ospedaliero Umberto I. I nuovi dirigenti medici che fanno parte degli scorrimenti sono 3 dell’anestesia e Rianimazione dell’Umberto I, 3 di Chirurgia generale, di cui 1 al Muscatello di Augusta e 2 al presidio ospedaliero Avola-Noto; 1 di Ortopedia e Traumatologia dell’Umberto I.
La firma dei contratti di oggi fa seguito alla prima tranche di assunzioni di dirigenti medici che sono entrati in servizio a dicembre 2011. Ulteriori assunzioni saranno effettuate, per soddisfare eventuali altre necessità, nei primi giorni del mese di febbraio con l’obiettivo, ha sottolineato il direttore generale Franco Maniscalco, di eliminare le sacche di precariato a copertura completa di tutti i posti previsti nella pianta organica.
“Sono contento di aver dato stabilità ai giovani – ha sottolineato il direttore generale – e credo si debba investire su di essi per dare nuovo impulso all’Azienda, con il fine, tra l’altro, di dare stabilità e continuità all’azione medica dei vari presidi ospedalieri del territorio. Sono fermamente convinto che occorre puntare sulla qualità dell’offerta sanitaria per vincere la scommessa, oltre alla formazione per dare una risposta importante alla cittadinanza.. Mi rivolgo a voi – ha detto il direttore generale ai nuovi assunti - come professionisti esortandovi ad avere la massima attenzione nei confronti del paziente, di curare l’umanizzazione nella corsia con cortesia, collaborazione, dedizione e disponibilità. Voglio che l’Asp di Siracusa sia considerata una delle più importanti della Sicilia per il suo staff, che potrà contare sul massimo apporto del direttore generale e del direttore sanitario”.
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