Stop ai cibi-spazzatura, più
spazio ai prodotti agricoli. Ma anche proiezione degli sui costi della salute nei
prossimi decenni e rivalutazione del rapporto uomo-animale. Un intervento a
tutto campo quello del professore Adelfio Elio Cardinale, Sottosegretario di
Stato al ministero della Salute, ospite oggi del “Cutgana Talk”, il ciclo di
incontri su argomenti di carattere scientifico, culturale e di attualità
organizzati dalla “Fondazione Cutgana”.
Nell’auditorium della Città
della Scienza, il prof. Cardinale - alla presenza del viceprefetto vicario Anna
Maria Polimeni e del vicequestore Corrado Fatuzzo -, nel corso della conferenza
sul tema “Agricoltura sociale come metaeconomia e futuro
delle politiche di integrazione”, ha evidenziato l’importanza e la connessione
delle risorse dell’agricoltura, della zootecnia e medico-sanitarie che
“rivestono un ruolo principale nel campo dell’agricoltura sociale, un termine
anglosassone che indica la funzione produttiva del territorio con servizi utili
in campo sociale”.
“Proprio
l’agricoltura da sempre ha rivestito un ruolo fondamentale nell’economia
nazionale e continuerà questo compito sociale visto che si stanno riscoprendo nuovamente
i prodotti agricoli dopo l’invasione dei cibi spazzatura tramite la presenza di
catene internazionali di fast-food nel cuore delle principali città italiane
oltre a cattive abitudini sia alimentari, sia comportamentali – ha spiegato il
docente palermitano presidente del Cerisdi -, eppure sappiamo bene che la vita
umana può allungarsi fino a 120 anni, ma a condizione che vengano rispettati
tre principi: zero vizi, cinque pasti al giorno, 30 movimenti corporei al
giorno. Non a caso in Parlamento da tempo si sta evidenziando l’importanza dei
prodotti agricoli, più salutari, da diffondere maggiormente nelle scuole e che
devono sostituire i cibi-spazzatura anche perché sono rivestiti con prodotti in
plastica che comportano, da studi svolti dall’ospedale americano di San
Francisco, alterazioni della tiroide ed aumenti di neoplasie”. Un tasto dolente
collegato alla tutela della salute che secondo il prof. Cardinale “sulla base
delle proiezioni inciderà per il 50% del Pil italiano nel 2050 destinato alla
salute” e non a caso “in Parlamento è stata presentata una proposta di
introduzione della tassa di scopo mirata alla costruzione di ospedali e
dotazioni tecnologiche in campo diagnostico e si sta discutendo del passaggio
del sistema sanitario basato sul ticket al pagamento sulla base del reddito
ovvero il concetto della gratuità del servizio sanitario sta venendo sempre
meno”. Il prof. Cardinale si è soffermato sul “testo dell’Oms che sarà
presentato a giugno a Ginevra indicazioni
principali: ottimizzazione della prevenzione; promozione dell’integrazione dei
servizi nel territorio; miglioramento della sanità; riduzione delle barriere di
accesso ai servizi”. E sul rapporto uomo-animale il docente ha spiegato che “deve
essere rivalutato perché il rapporto, il contatto dell’animale con l’uomo
rappresenta e svolge una funzione tranquillizzante con diminuzione dello
stress”. In chiusura il prof. Cardinale ha posto in evidenza “la rivalutazione
dell’agricoltura sempre più fondamentale nella riabilitazione dei soggetti
svantaggiati e dei soggetti H anche perché hanno un costo decisamente più
basso”.
A seguire è intervenuto il
prof. Angelo Messina, presidente della Fondazione Cutgana, il quale si è
soffermato sull’attività del centro universitario Cutgana che
“istituzionalmente con la gestione delle riserve protette da anni è impegnata
nella tutela e salvaguardia degli agroecosistemi ed in particolar modo grazie
al Centro per la salvaguardia della biodiversità (Cevasabi) istituito insieme
con il Dofata della facoltà di Agraria, il Dipartimento di Botanica ed il Parco dell’Etna per
l’individuazione, collezione e tutela del patrimonio degli agro-ecosistemi
siciliani”.
Nel corso della conferenza,
condotto dal giornalista Piero Maenza (direttore responsabile della testata
Cutgana Bollettino) e trasmetto in diretta sul web del Cutgana (www.cutgana.it), sono intervenuti anche
i docenti Giuseppe Vecchio, Enrico Vasquez, Agatino Russo e Giuseppe Barone.
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