Il sole contro
mostra personale di Lorenzo
Pacini
Inaugurazione sabato 19 maggio
ore 19,00
Artekò Galleriartekontemporanea
via E. Bellia, Paternò
(Catania)
la mostra sarà visitabile fino
al 19 giugno 2012
da lunedì a sabato
09,30-13,00/16,30-20,00
Catalogo a cura di Jean
Blancheart
Prefazione di Philippe
Daverio
Edizioni Oreste
Genzini/Philippe Daverio
Il
sole contro è il titolo della
mostra che s’inaugurerà il 19 maggio presso la galleria Artekō di Paternò.
Oggetto dell’esposizione sono le opere di Lorenzo Pacini, una giovane promessa
del panorama artistico italiano, che è stato già recensito da critici
importanti come Philippe Daverio. I suoi lavori altamente espressivi sono il
frutto di una personalità poliedrica, che riesce a dominare il colore e a manipolare la
materia rendendola altra da sé. Il concettuale e l’iperrealismo costituiscono
solo alcuni momenti, alcune fasi di un percorso creativo in continua
evoluzione, dove pittura, scultura e grafica si alternano in un ritmo
incalzante, che non ha fine. Lorenzo ama sperimentare e giocare con il mondo
che lo circonda: il suo universo fatto di oggetti, persone, esperienze diventa
una fonte inesauribile d’ispirazione. Le sue opere assumono vita propria e lo
spettatore riesce quasi a toccare, a percepire chiaramente cosa sta guardando,
che sia una carcassa di auto, un incidente, una donna malinconica, un angolo di
strada, delle lavatrici, un uccellino che trova la sua dimensione dentro una
‘gabbia’ toracica… Tutto oscilla tra incanto e disincanto, tra realtà ed
illusione, tra prosa e poesia e nulla è lasciato al caso: ogni soggetto è pensato e descritto
minuziosamente, quasi a
riecheggiare il tipico stile della pittura fiamminga. La mostra, pertanto,
vuole essere un omaggio alle capacità di questo abile creativo, in grado di
trasfigurare con ironia i gesti e le parole del quotidiano, traducendoli in
titoli e opere altamente provocatori dal forte impatto emotivo e visivo. Il
sole contro abbaglia, non fa
vedere bene, ma voi entrate e visitate l’esposizione. Così le paroledell'artista:
“Il sole
contro non ti fa vedere bene. Ti toglie il fiato per un momento. Allora ti
fermi? Che ti dovrà mai succedere in quell’istante che non vedi bene? E se
quell’istante durasse tanto da farti scoppiare il petto? Vado avanti. Non vedo.
Volo. Con la mente. Con il cuore. Con ali di uccello esco e torno nella gabbia.
Amore e arte si fondono in quella ruggine che rimarrà anche dopo di noi. Un
cuore che scalda. Un volo che non fa rumore. Come un sonno, come un sogno, come
una breve piccola morte”.
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