Alla scoperta di una città costruita sulla roccia.L’appuntamento è per domenica 20 maggio 2012 alle ore 9,30 in Piazza S. Antonio e la conclusione a Largo Impallaria nel quartiere Rocchicelle. Si tratta di una passeggiata per osservare gli affioramenti rocciosi su cui furono costruite le case del centro storico, seconda tappa di un progetto, lanciato dall’Associazione SiciliAntica, per conoscere Termini Imerese e permettere ad una comunità di riappropriarsi della propria memoria storica.
La visita, guidata dal geologo Antonio Contino, prevede una camminata attraverso diversi rioni costruiti direttamente su rocce compatte, che affiorano di frequente, non solo nelle strade, ma anche all’interno delle abitazioni.L’itinerario inizia da Piazza S. Antonio, prosegue poi per Via Vittorio Amedeo (e strade adiacenti), Via Marsala, Piazza S. Francesco, Via Bologna, Via Stesicoro, Cortile Arnone, Via Roma, Piazzetta Finocchiaro Aprile, Via Benincasa, Via Stenio, Via della Neve, Via S. Agata, Largo Impallaria.
Le scelte insediative che hanno portato alla nascita e successiva espansione ultramillenaria della città sono statefortemente condizionate dalle caratteristiche geologiche, che rendevano il sito particolarmente adatto per l’abitazione e la difesa. Dal punto di vista geomorfologico, Termini Imerese rientra nella tipologia degli abitati di altura e di versante, essendo in gran parte edificata attorno alla Rocca del Castello, un’alta rupe rocciosa prospiciente sul mare. Il sito era naturalmente fortificato e, per la sua collocazione, strategicamente importante per il controllo sia dell’ampio e lunato golfo che delle vie d’accesso ad un vasto e fertile entroterra agricolo e silvo-pastorale.
L’itinerario proposto puntualizza l’inscindibile connubio esistente, soprattutto in seno ad alcuni quartieri del centro storico, tra la roccia lapidea ed il sovrastante edificato urbano. La roccia diventa, quindi, un elemento fortemente caratterizzante del paesaggio urbano, con effetti talvolta particolarmente suggestivi.
Tra i vari esempi che saranno tratteggiati, è emblematico quello del quartiere Rocchecelle (anticamente detto delle Balate), tra le chiese dell’Annunziata e di S. Orsola, uno dei più pittoreschi della cittadina. Qui, i banchi di roccia calcareo-dolomitica affiorano per parecchi metri o fanno capolino qua e là nei vicoli o alla base di edifici privati ed ecclesiastici. Lo stesso toponimo tardo-medievale diRocchecelle (‘piccole rocche’) deriva proprio da questa caratteristica peculiare. Anche il precedente toponimo medievale di Quartiere delle Balate (dall’arabo Balāt, “lastra di pietra”) non fa altro che alludere alle testate degli strati dolomitici e/o calcarei affioranti.
Queste ed altre peculiarità geologiche, presenti all’interno dell’abitato di Termini Imerese, sono da annoverare tra i beni culturali di pregio scientifico-ambientale, elementi di geodiversità che possono costituire una rilevante risorsa non solo culturale, ma anche socio-economica. La loro corretta tutela e valorizzazione, infatti, potrebbe fungere da volano per generare nuove attività economiche con importanti ricadute occupazionali.
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