sabato 4 giugno 2011

CALCIO DA SPIAGGIA, ANCHE LA ROMA K.O.

Una prova di forza che non ammette repliche. Il Catania Beach Soccer di Belluso vola in semifinale, dopo aver giocato la gara perfetta ed impeccabile contro Roma. Mai in partita la squadra capitolina che ha messo la testa fuori dal guscio solamente in tre occasioni. Tre tempi gestiti alla perfezione dagli etnei che hanno impensierito l’estremo giallorosso in più di un’occasione.
PRIMA FRAZIONE TRA SPRECHI E VANTAGGIO – Belluso si affidava ad una struttura robusta, piena di qualità, ma con l’esperienza nel gestire momenti importanti: Juninho, Buru, Platania e Salgueiro sono state fondamentali, con Fred, Bosco e Bernardo ad alternarsi lì davanti. Si affidava dunque alla solidità’ Belluso costretto a non rischiare Franceschini, dopo la botta al ginocchio di ieri, e senza una alternativa importante come Tedeschi, squalificato. Il vantaggio del Catania beach Soccer portava la firma di Juninho con una gran botta dal limite che piegava le mani al portiere romano. Uno a zero meritato e legittimato anche dalla pressione sotto porta della formazione siciliana: Fred, Buru e ancora Juninho sprecavano occasioni già fatte, il tutto limitato anche dallo stato di grazia dell’estremo della Roma.
NELLA RIPRESA ECCO SALGUEIRO – Primo tempo dominato e mai un vero intervento per il portiere argentino Salgueiro. L’estremo catanese però di metteva in evidenza nella ripresa, mettendo la museruola alle tre occasioni della Roma. Prima volava sulla sforbiciata di Belchior e si opponeva ancora al portoghese su un libero ravvicinato. Salgueiro concludeva la sua giornata respingendo un diagonale di Torres. Catania però non stava a guardare e sprecava tanto ancora con Juninho e ancora con Buru.
BURU METTE AL SICURO LA VITTORIA Tre punti conquistati con merito nel terzo tempo: i rossazzurri mantenevano la calma e gestivano la sfera a loro piacimento. Platania, sontuosa la sua gara su Belchior, non sbagliava un intervento e su uno dei suoi anticipi dava il là al contropiede che portava Buru a bissare la rete di Juninho. Due a zero secco e una sola rete subita in due gare: vittoria, dunque, che non ammette storie e consegna, dopo tre anni, nuovamente la semifinale in Coppa Italia alla formazione del presidente Bosco e quell’anno era quello fu quello del tricolore…Attendiamo.  

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