sabato 24 dicembre 2011

IL MINISTRO MALE INFORMATO E I PRIVILEGI DEI GIORNALISTI

In occasione della manifestazione per le celebrazioni dei 100 anni del Contratto nazionale di lavoro giornalistico, il ministro del Welfare, Elsa Fornero, ha sostenuto che i giornalisti sono "privilegiati per la vicinanza con il potere" e ha attaccato il nostro istituto di previdenza, l'Inpgi, affermando che avrebbe "problemi di sostenibilità". Certo c'è da chiedersi quali siano i privilegi dei giornalisti: probabilmente il ministro Fornero non sa che il 62% dei giornalisti iscritti all'Inpgi 2 può vantare il "privilegio" di un reddito annuo inferiore a 5000 euro lordi (cioè meno di 416 euro lordi al mese). Altra cosa che il ministro Fornero probabilmente dimentica è che l'Inpgi è un istituto di previdenza che non costa un centesimo allo Stato e che, ad oggi, grazie alle recenti riforme (tra cui l'aumento dell'età pensionabile delle donne e l'aumento di tre punti della contribuzione a carico degli editori) ha previsioni di conteggi in equilibrio per i prossimi 50 anni, proprio come richiesto nella manovra. Diventa quindi ancora più incomprensibile l'attacco del ministro. 
Eccovi un sunto di quanto accaduto.
Il ministro del Welfare, Fornero: "Privilegi dei giornalisti per vicinanza col potere. L'Inpgi ha problemi di sostenibilità"
Il Segretario Fnsi: "L'unico privilegio aver tenuto a posto i conti". La Giunta Fnsi respinge l'attacco. Camporese: "Giudizi inaccettabili"

La cassa di previdenza dei giornalisti ''ha problemi di sostenibilità, come quasi tutte le altre casse professionali'': lo ha detto il ministro del Welfare, Elsa Fornero, parlando nel corso del convegno alla Fnsi per il centenario del contratto giornalistico. Secondo il ministro, le casse dovrebbero guardare non solo agli attuali pensionati ma ''anche a quelli futuri. Nessuno può chiamarsi fuori - ha detto - dal riordino del sistema previdenziale''. Il ministro ha poi ricordato un episodio del passato: "Anni fa chiesi alla cassa dei giornalisti i dati che avevano. La risposta fu: no, si tratta di una materia delicata'". "I giornalisti, svolgono una funzione importantissima, ma hanno goduto di qualche privilegio, probabilmente per la vicinanza al potere politico", ha poi continuato Elsa Fornero. "La competizione – ha proseguito - vale per le categorie che producono beni, vale per l'idraulico, vale per il giornalista. Anche voi state sperimentando la durezza del mondo che non fa sconti a nessuno, né ai lavoratori della Fiat né a voi".
Il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, ha dichiarato:
"Il privilegio dei giornalisti è quello di avere da tempo i conti dell'Inpgi in regola"
"I giornalisti, in materia di previdenza, hanno un solo "privilegio": quello di guardare da tempo con attenzione alla sostenibilità dei conti per le future pensioni, ai giovani che sono indietro, precari e con stipendi incerti, a tutte le azioni possibili per rimettere in moto il mercato del lavoro. Lo fanno da tempo ispirandosi alla lezione di un grande statista ed economista liberale, Luigi Einaudi: "conoscere per deliberare". Proprio facendo tesoro di questa lezione, la Fnsi, nel luglio scorso, con la Fieg, dando un senso compiuto alle previsioni di legge sulle Casse autonome di previdenza, ha stipulato un accordo per la messa in sicurezza dei conti previdenziali dei giornalisti e l’Inpgi, l’Istituto di categoria, ha tempestivamente adottato una opportuna riforma, approvata dal ministero del Lavoro e dell’Economia. I ministeri, dai quali su materie cosi delicate, è lecito attendersi una continuità istituzionale, l’hanno giudicata apprezzabile e positiva.
L’emergenza, a volte, non aiuta a trovare il modo di vedere bene come stanno tutte le cose. Capita ai giornalisti nel loro lavoro quotidiano. In questa occasione, forse, è capitato anche al ministro Fornero, secondo la quale anche la Cassa dei giornalisti "ha problemi di sostenibilità". Non è cosi, a meno che il governo non voglia cambiare completamente i dati di valutazione, come appare da una norma contenuta nella manovra finanziaria che modifica l’asticella degli indici di sostenibilità escludendo i valori patrimoniali. Cosa che non viene chiesta a nessuno, neanche all’ente pubblico che, se solo fosse richiesto di una sostenibilità come quella sollecitata agli istituti privati, dovrebbe dichiarare default.
Ebbene, l’Inpgi con la manovra di luglio ha messo i conti in ordine prospettico, certificato dai ministeri vigilanti, per 50 anni, aumentando la contribuzione e aumentando l’età pensionabile. Non solo: l’Inpgi continua a pagare ingenti costi di ammortizzatori sociali, esonerando lo Stato. Sono convinto che l’impegno preso dal ministro di dedicare ad un apposito incontro l’esame di questa situazione e dei problemi del mercato del lavoro dei giornalisti aiuterà un processo democratico di giusta considerazione di tutte le questioni sociali del settore. Non lasceremo nulla di intentato per dare un senso ancora più compiuto alla lezione einaudiana. La Fnsi dal canto suo, dopo 100 anni dal primo contratto di lavoro, continuerà ad avere paziente cura dei diritti sociali della categoria, mai scambiabili come privilegi".
La Giunta Fnsi: "Gravie e senza riscontro le affermazioni del ministro Fornero. Fondamentale un confronto con le parti sociali".
"La Giunta Esecutiva della Fnsi e la Consulta delle Associazioni Regionali di Stampa respingono l’attacco all’autonomia dell’Inpgi e alla professione, che non vive di privilegi ed è impegnata al contrario a contrastare un lavoro sempre più precario. L’Istituto di previdenza dei giornalisti – l’Inpgi – ha già messo in atto con il concorso delle parti sociali manovre sulle entrate le prestazioni previdenziali, la valorizzazione del patrimonio e l’efficienza della gestione che consentono una sostenibilità dei propri bilanci e della propria missione anche nel lungo periodo. Per questa ragione risulta sorprendentemente grave l’affermazione del ministro del Lavoro, professoressa Elsa Fornero, relativa ad una presunta insostenibilità dei conti dell’Inpgi. Affermazione resa pubblicamente e non suffragata da alcun riscontro che contraddice quanto costantemente verificato e certificato dallo stesso ministero del Lavoro i cui rappresentanti siedono nel consiglio di amministrazione dell’Istituto. La Giunta della Fnsi invita il governo ad evitare contrapposizioni pregiudiziali e a ripristinare il metodo del confronto con le parti sociali e con gli organismi degli enti previdenziali privati ma vigilati. E’ questa l’unica strada per evitare al Paese costi che non potrebbero essere imputati ad una crisi che investe tutti i settori e i comparti e non risparmia quello dell’informazione". 
Il presidente dell'Inpgi, Camporese: "Inaccettabili le parole della Fornero"
''E' gravissimo affermare pubblicamente, come ha fatto oggi il ministro, che le Casse di previdenza private, prendendo ad esempio l'Inpgi, non sono in grado di garantire quella solvibilità a lungo termine necessaria per pagare le future pensioni, sostenendo che i patrimoni andranno a scemare''. E' la replica di Andrea Camporese, presidente dell'Inpgi e dell'Adepp (l'associazione degli enti previdenziali privati), alle affermazioni del titolare del Welfare, Elsa Fornero. ''Affermazioni - continua Camporese in una nota – che denotano non solo la totale mancanza di conoscenza del settore, ma probabilmente logiche che non corrispondono alla verità ma ad un progetto ben preciso che, per correttezza e coerenza, il ministro dovrebbe rendere pubblico evitando di gettare fango e panico infondato su 2 milioni di professionisti e lavoratori. E' inaccettabile che il ministro dichiari che non le sia stato possibile accedere ai dati sui bilanci. Evidentemente la professoressa Fornero non sa che i bilanci dell'Istituto di previdenza dei giornalisti, da lei accusato, sono pubblicati sul sito dell'Inpgi, dopo essere autorizzati ed approvati da ben 8 organismi di controllo e dallo stesso ministero del Lavoro. Il ministro forse non è a conoscenza del fatto che l'Inpgi ha recentemente varato una riforma che aumenta i contributi e l'età pensionabile delle donne, garantendo sostenibilità a 50 anni, con un patrimonio sempre crescente a partire dai 2,5 miliardi di euro accantonati''. ''Il ministro Fornero - dice ancora il presidente dell'Inpgi e dell'Adepp - dimentica che le è stato inoltrato, più di un mese fa ed in anteprima, il primo rapporto sulla previdenza privata redatto ed elaborato dal centro studi dell'Adepp: 300 pagine che contengono tutti i dati che le sarebbero stati utili e le avrebbero così evitato di affermare pubblicamente cose false e sulle quali risponderà in tutte le sedi preposte. Sottolineiamo infine il metodo irrispettoso usato dal ministro Fornero, il quale durante le celebrazione del centenario del primo contratto della Federazione Nazionale della stampa ha rivolto accuse pesantissime e prive di fondamento alle Casse di previdenza, puntando il dito contro la gestione dell'Istituto di previdenza dei giornalisti, avvisando i colleghi di tenersi pronti perché la mannaia sui privilegi "ottenuti anche grazie alla benevolenza ed appoggio politico" sarebbe ricaduta anche su loro, non lasciando alcun diritto di replica e disertando la conferenza stampa annunciata. Il ministro - conclude Camporese - ancora una volta non accetta alcun tavolo di confronto, anche se più volte richiesto, rifiuta qualsiasi scambio nel segno del rispetto delle reciproche professionalità, assumendo atteggiamenti che non possono trovare spazio in un Paese fondato sulla democrazia''. 
Cerrato (Casagit): "Fornero demagogica sui conti dell'Inpgi"
Le parole del ministro del Welfare Elsa Fornero sulla situazione dell'Inpgi "dimostrano la volontà demagogica di farci apparire ciò che non siamo e una sostanziale non conoscenza dei fatti. L'Inpgi ha conti in assoluta linea con quanto previsto dalle leggi e una sostenibilità recentemente certificata dai ministeri del Lavoro e dell'Economia. Una tradizione di coerenza contabile, quella del nostro Istituto di previdenza, facilmente dimostrabile, realizzata senza mai gravare sui conti pubblici per un solo centesimo e con un patrimonio di riserva accumulato da generazioni di giornalisti italiani. Ma forse proprio in quest'ultimo dato risiede il vero problema". Lo dichiara Daniele Cerrato, presidente Casagit, dicendosi "molto preoccupato per contenuti e stile" nell'intervento del ministro e che "avrebbe dovuto essere un primo momento di interlocuzione seria su temi delicati quali Previdenza e Assistenza: è stata invece una doccia fredda" quelle parole su una situazione non sostenibile dei conti dell'Istituto previdenziale dei giornalisti italiani. Cerrato auspica quindi "al più presto possibile" un incontro "vero" tra i vertici dell'Inpgi e "chiunque, al ministero del Welfare, comprenda e governi bene la materia.
Iacopino (Ordine): "Fornero sbaglia su privilegi della categoria"
''Le dichiarazioni fatte dal ministro Fornero nella sede della Fnsi sono molto gravi'', dice Enzo Iacopino, presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti. ''Nascono, in tutta evidenza, da informazioni che le vengono fornite da chi nulla sa del lavoro dei giornalisti oggi. Parlare di privilegi guadagnati grazie ad una collusione con la politica, vista come il male assoluto - continua Iacopino in una nota - significa fare affermazioni lontane mille miglia dalla mortificante realtà in cui operano migliaia di giovani che onorano il dovere costituzionale di garantire ai cittadini il diritto all'informazione''.
''L'Odg e gli altri istituti di categoria non si sottrarranno al dovere di fornire al ministro informazioni corrette - conclude Iacopino - così da risparmiarle il rischio di ripetere le cose sbagliate dette in questa occasione''.

Nessun commento:

Posta un commento