giovedì 1 dicembre 2011

UN MARTIN PESCATORE DA...SCRIVANIA


Ritrovarti sulla scrivania del tuo ufficio un Martin pescatore non è
una cosa che ti capita tutti i giorni, ovviamente è un gran dispiacere
notare l’evidente sofferenza mostrata a seguito di un accidentale
impatto durante il volo,  con la contestuale frattura ad un’ala.
Il recupero è stato effettuato dai tecnici Gaetano Di Marca e Massimo
Fazzina che operano in 3SUN presso il sito M6 di c.da Torrazze, lo
stabilimento del fotovoltaico che si trova nelle immediate vicinanze
della Riserva Naturale Orientata Oasi del Simeto. La presenza di
questo vistoso e piccolo volatile è scarsa nella zona umida etnea, ho
avuto la fortuna di intravedere il suo rapido sorvolo alcune volte
nelle vicinanze dello stabilimento di ST.  Sono diversi gli interventi
di recupero sulla fauna selvatica operata dal personale presente nella
Etna Valley,  ormai tanti  conoscono la mia passione per  la natura ed
il mio trascorso a supporto dei centri di recupero di fauna selvatica,
quindi il rapporto di collaborazione con il naturalista Luigi Lino del
Fondo Siciliano per la Natura,  l’attivazione al recupero è
tempestiva, così com’è avvenuto per questo esemplare ferito ed
impossibilitato a volare.
Il Martin pescatore (Alcedo atthis) appartiene alla famiglia dei
Coraciformi, quest’ordine di uccelli è a distribuzione tropicale, ha
colorazione del piumaggio molto vivace e vi appartengono specie di
taglia medio-piccola, dai 16-17 cm di lunghezza, con un becco lungo,
grosso alla base, ali e coda brevi e piedi piccoli. Abita ambienti
umidi, è dotato di un volo sempre rapido e uniforme, che gli permette
di fendere l'aria in linea retta, mantenendosi in una direzione
parallela a quella del livello del liquido. E’' un uccello poco
socievole e vive solitario e non tollera alcun concorrente nel suo
territorio di caccia, si nutre di pesci e di invertebrati acquatici.
Anche questo piccolo volatile compone la schiera della Biodiversità
rivestendo un importante ruolo ecologico negli Ecosistemi dov’è
presente, tessera nodale del mosaico planetario.
E’  bene rammentare che “la fauna selvatica è un patrimonio
indisponibile dello stato, un bene della comunità da preservare”, le
istituzioni si adoperino fattivamente al supporto dei preposti che
operano in tale ambito.

Carmelo Nicoloso
(Pro Natura Mare Nostrum)

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