giovedì 22 settembre 2011

GIUSEPPE MARIO FREZZA ESPONE A SCORDIA

EMOZIONI MEDITERRANEE

I soggetti delle opere di Giuseppe Mario Frezza rivivono nelle cromie e nella luce che l'artista sembra aver rubato alla sua Sicilia restituendole nelle tenui nuance del pastello. Quella dell'artista catanese è una pittura genuinamente libera da sovrastrutture che mostra senza paura un'estetica naif in cui prevalgono le atmosfere della sua terra presentate con una leggibilità immediata, diretta. I numerosi paesaggi e nature morte sembrano appartenere alla sfera della memoria e del sogno, senza trascurare quella sensazione di serenità tipica della sua produzione artistica. Ritroviamo in pieno vigore la pittura popolare siciliana, quella che per secoli è stata orgogliosamente utilizzata nei carretti o nelle tavolette votive, una pittura che parte dalla natura per andare verso il mito:
il tramonto infuocato dalla lava dell'Etna che si sposa con la calda luce porpora del sole, le barche dei pescatori sulla sabbia dorata in riva al mare, i putti di un balcone tardo-barocco del sud-est siciliano, il ficodindia pianta simbolo della Sicilia rurale, i faraglioni di Aci Trezza o un'assolata terrazza eoliana.
La sua attenzione alla cultura popolare più autentica si riverbera anche nella scelta di dipingere i soggetti sacri cara alla religiosità popolare quali Madre Teresa di Calcutta o Papa Giovanni Paolo II, ma si esalta nel confronto iconico con Gesù e S. Agata. 
Le circa 30 opere ospitate nelle prestigiose sale di Palazzo Modica di Scordia (CT) per la mostra Emozioni mediterranee sono una selezione ragionata dell'intera produzione dell'artista e permettono di cogliere tutte le sfaccettature della sua passione, emozionale ma ragionata, per l'arte che nasce dalle viscere del “suo” vulcano. 

Giacomo Alessandro Fangano

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