sabato 24 settembre 2011

TANGO, NON SOLO UN BALLO

È l’iniziativa di “ProjectoTango”, l’Accademia che già da diversi anni si è affermata per la sua didattica esclusiva che permette, a chi vuole ballare il tango argentino, di capirlo fino in fondo e di "scendere in pista" già dopo le prime lezioni. Certo, questo grazie alla direzione artistica, una coppia italo-argentina di maestri e ballerini dalla pluriennale esperienza didattica, Angelo Grasso e Carina Morrudo e ad un cast di  maestri argentini fra i più importanti del panorama internazionale.
        Il sensazionale incontro dell’Empire, domenica 25 settembre, alle 19.00, sarà tenuto dai Maestri dell'Accademia Angelo e Donatella Grasso che interagiranno con il pubblico presentando loro, nel contempo, i diversi stili che caratterizzano questa danza. Non mancheranno, quindi, dimostrazioni pratiche e la possibilità di provare in prima persona l’emozione dei “primipassi” di tango con le musiche più calienti e coinvolgenti della tradizione tanguera.

Il fenomeno "tango" sta attraversando un momento di particolare espansione a Catania e l'Accademia “ProjectoTango” rappresenta una delle eccellenze per l’intero territorio siciliano; non a caso sono sempre di più i curiosi, appassionati che in poco tempo decidono di diventare degli effettivi “tangueros”!  

         “Nella nostra epoca – dice Angelo Grasso - dove l’esistenza è impostata secondo le regole di uno stile di vita individualista, il tango si presenta come un’opportunità per rompere questa forma di solitudine proponendo di riscoprire, nella sua essenza, quello che è un uomo e quello che è una donna, in un dialogo tra i corpi, le menti e la musica.

       L'origine di questa onda virtuosa che dunque ormai non parla più solo “argentino”, si deve attribuire sia ai grandi spettacoli che hanno portato sui più prestigiosi palcoscenici dei cinque continenti la musica della tradizione ed il ballo, ma soprattutto al fatto che il tango risulta essere un ballo unico nella sua improbabile miscela di semplicità e complessità, fatto di improvvisazione, in cui tra i due ballerini e tra i ballerini e la musica che ballano, si crea un rapporto che non esiste in nessun altro ballo popolare.
         Un ballo unico, dicevamo, come l'impulso primario di due esseri umani a muoversi come se fossero uno e uno solo.

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