sabato 8 gennaio 2011

Ipse dixit - IL PRESIDENTE NAPOLITANO HA SBAGLIATO





Non si può non condividere il richiamo di Napolitano all'obbligo di rispettare l'unità d'Italia. Ma il richiamo sembra prima di tutto rivolto a se stesso: ha fatto male il presidente, dopo essere venuto solennemente a Salemi per aprire le celebrazioni, a non invitare la città e il suo rappresentante all'inaugurazione delle celebrazioni ufficiali per il 150esimo. Salemi  è la prima capitale d'Italia ed è la capitale di un sogno, il punto di partenza di un'impresa, sigillato nel primo atto della Gazzetta ufficiale, firmato il 14 maggio 1860 da Francesco Crispi, che investe Garibaldi di quell'incarico che egli porterà a compimento. Dimenticando di invitare Salemi e la Sicilia a Reggio Emilia, è stata lasciata a casa la madre dell'unità limitando l'Italia a un troncone spezzato che invece di contrastare, conferma la posizione della Lega il cui dominio politico si ferma a Roma.
Lasciare a casa Salemi vuol dire rassegnarsi ad affidarla all'anti-Stato. Per combattere la mafia  occorre unire, non dividere. E non per caso il principale campo d'azione di un altro piemontese, il magistrato Caselli, dopo l'impresa di Cavour e Garibaldi, è stata la Sicilia. Il primato ideale di Salemi non meritava la mortificazione di non essere ricordato. Se a Reggio, nel Nord, è nato il Tricolore, a Salemi è stata concepita l'Italia".

(Vittorio Sgarbi, sindaco di Salemi)

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