L’estemporaneo intervento del Presidente Berlusconi nella trasmissione di Gad Lerner ha fatto gridare allo scandalo l’Italia bacchettona e moralista, che sa sempre cosa sia giusto fare e cosa non lo sia.
Premetto che assisto solo di rado a trasmissioni di “intrattenimento” del tipo “L’Infedele”, perché continuo a preferire la lettura di qualche buon libro o dedicarmi ad altro.
Ma le notizie ci bombardano ed un fatto del genere non poteva restare in silenzio.
Ovviamente, tutti in massa a contestare il premier, che si permette di irrompere in trasmissione, adoperando un linguaggio, a dir poco, sconveniente!
Una riflessione, tuttavia, ritengo opportuno farla: nei “postriboli”, neppure in quelli televisivi, è meglio non andare. Meglio non frequentarli! Se la frequentazione di un luogo è pericolosa per la nostra salute, meglio evitare! Non porta a nulla contrastare contro chi ha già deciso quale indirizzo dare ad una serata, che dovrebbe essere di informazione/formazione. Anzi. Si offre su un piatto d’argento la possibilità a politicanti e “giornalai” di razzolare nella fanghiglia di episodi piccanti (veri o falsi non importa) che, solleticando l’umana perversione, allontanano la gente dai problemi reali della politica.
Credo fermamente nell’assoluta infondatezza di molte delle accuse rivolte al leader, ma anche se di alcuna dovesse risultare colpevole non mi scandalizzerei più di tanto. Non solo per lui, ma per nessuno mi scandalizzerei. Mi corre in aiuto Terenzio,” homo sum, nihil umani alienum a me puto”! Sono un uomo nulla di umano mi può essere estraneo. Siamo uomini e donne, tutto ci può succedere nel corso della nostra vita. Non mi scandalizzo neanche per il comportamento di giudici, che non riescono a resistere alla luce delle telecamere ed al solletico dell’adulazione. Sono uomini. A volte, sono diventati giudici anche, o solo, per soddisfare un’incolmabile fame narcisistica. Lo aveva capito anche Platone(ricordate?): Quis custodiet custodes? Chi vigilerà sui custodi?
Un politico si giudica per come governa, non per altro!
Maggioranza e minoranza (più opportuno nel caso nostro opposizione) si giudicano non solo per la capacità che hanno di risolvere i problemi, ma ancora di più e meglio per il modo in cui riescono a prevenirli i problemi.
Non è possibile che una classe politica stanca ed inetta affligga una comunità oramai disillusa con geremiadi e lamentazioni che lasciano il tempo che trovano, imboccando la scorciatoia scandalistica.
E’ triste che per parlare di politica si debba aspettare che qualcuno parli di Berlusconi e delle sue arti,vere o presunte, amatorie. Bisogna guarire di lui. “Gaurite di me!” disse Mussolini, per invitare i suoi ad occuparsi della politica vera. Guariamo dall’ essere guardoni, dal pettegolezzo, dalla maldicenza…cominciamo a parlare di politica.
Io continuo a stare con Silvio! Per quello che vuole fare in Italia! Gli altri dicano cosa vogliono fare dell’Italia.
(Salvo La Porta, consigliere provinciale di Enna, Pdl)
Nessun commento:
Posta un commento