martedì 26 luglio 2011

PORTO EMPEDOCLE, RIGASSIFICATORE: SI, NO, FORSE

La vicenda del rigassificatore di Porto Empedocle sembra archiviata, sebbene  ci sarebbe la possibilità di ricorrere alla Corte di Giustizia Europea, ed io lo spero.  Vorrei fare alcune considerazioni, che mi auguro, vengano riportate dai mezzi d’informazione.  Non fosse altro per via del mio impegno per sollevare le anomalie, le contraddizioni, i comportamenti poco chiari  e tutto il resto che hanno caratterizzato l’intera vicenda .
Tuttavia come primo punto, dobbiamo riconoscere che la giustizia ha ritenuto corrette le procedure di autorizzazione, dando di fatto il via libera al rigassificatore a Porto Empedocle .

Tornando ai fatti, resta un dato preoccupante il voltafaccia del Presidente Lombardo che prima pubblicamente esprimeva contrarietà ai rigassificatori  e poi clamorosamente passava dalla parte di chi ha autorizzato e voluto l’ecomostro ad Agrigento, a due passi dalla Valle dei Templi, praticamente attiguo al centro abitato di Porto Empedocle. Nemmeno fatto ad una distanza di 20 km dalla costa (offshore) per motivi di sicurezza, come oramai sono orientati la stragrande maggioranza dei protocolli scientifici  internazionali, al fine di non rischiare sulla sicurezza del territorio e delle popolazioni che quella piccolissima probabilità di incidente diventi disastro, ma di ciò nessuno si è interessato .

Un rigassificatore che porterà pochi vantaggi alla Sicilia visto che il prodotto pare destinato al Nord Italia, direi una svendita politica del sig. Lombardo e compagni alle tanto detestate realtà politico-imprenditoriali filo leghiste ..
Un rigassificatore che, dicono porterà qualche posto di lavoro, ma vi garantisco che metterà a rischio molti più  posti di lavoro esistenti nel settore turistico .

In ultimo, ma non meno importante, un comportamento che mi limito a definire inaccettabile ed irresponsabile del ns presidente della Provincia D’Orsi. Il quale, malgrado un voto contrario al rigassificatore  a maggioranza assoluta e trasversale, ed ancora un voto a maggioranza sempre del Consiglio Provinciale per costituire in giudizio la Provincia,  ha di fatto disatteso e mortificato  il voto del Consiglio sostenendo l’appoggio al progetto rigassificatore ed ha agito come se il Consiglio Provinciale non esistesse …
Il rigassificatore si poteva realizzare altrove, invece si farà qui da Noi, anche se la maggioranza del Consiglio Provinciale (che rappresenta la maggioranza dell’intera popolazione Agrigentina) si era   fermamente espressa contro.  Questa è democrazia ?  Non mi pare.
Ribadisco che accettiamo il responso della Giustizia , ma con grande amarezza perchè chi lucrerà saranno le grosse imprese a danno delle Genti Agrigentine, che sottolineo avranno pochissimi vantaggi e molti svantaggi

Questo è un breve riassunto di quanto accaduto ad Agrigento, e di come la politica che conta ha deciso di operare  …. ai posteri l’ardua sentenza .


Roberto Gallo, consigliere provinciale La Destra

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