lunedì 25 luglio 2011

"RECUPERARE IL RAPPORTO CON L'ELETTORATO E RILANCIARE LE RIFORME"


"Fini dice Maroni premier come ieri ha detto la stessa cosa per Tremonti e per chiunque non sia Berlusconi. Tuttavia non vale la pena di evidenziare la contraddizione profonda in chi ha lasciato il centrodestra lamentando lo strapotere del ministro dell'Economia e la trazione leghista della maggioranza. Né vale qualcosa l'applauso suscitato a sinistra. Ció che spiace davvero é che nessuno immagina oggi di poter dire Fini premier e questo accade perché si é voluta la diaspora della Destra, con tutte le conseguenze che oggi si vedono anche sulla tenuta e sull'equilibrio della coalizione". Lo ha dichiarato il sottosegretario di Stato al Lavoro e alle Politiche sociali, Nello Musumeci, commentando l'intervista a Repubblica del presidente della Camera, Gianfranco Fini. "Non ci interessa polemizzare con il presidente della Camera perché ciascuno compie le sue scelte e poi sono i cittadini a decidere. Siamo convinti, invece, che il governo Berlusconi in questa fase così difficile per l'economia globale abbia dato segnali importanti e debba andare avanti, recuperando il rapporto con il suo elettorato e rilanciando le riforme. Servono segnali forti (riduzione dei costi della politica, investimenti per il Mezzogiorno, interventi per le famiglie povere) e serve un progetto nuovo per il centrodestra, alla cui Destra si é aperto un cantiere per il successo del quale dobbiamo tutti lavorare in queste settimane", ha concluso Musumeci.

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