venerdì 1 luglio 2011

CALCIO DA SPIAGGIA, IL CATANIA BATTE LA ROMA


Il non mollare mai. Il non cedere mai un passo anche quando il destino sembra girarti le spalle. Questo è il Catania Beach soccer, oggi, di Fabrizio Belluso. Una squadra sfacciatamente forte, consapevole della sua forza, con molti punti fisiologici ancora da migliorare, ma con una capacità di reazione paragonabile solo alle squadre blasonate. Con tanta sofferenza è andata in porto l’ennesima vittoria, la seconda in campionato, contro la forte Roma di Carotenuto, Madjer e Belchior. Una gara strana, nata male con la rete a freddo  di Carotenuto, splendida la sua sforbiciata, che ha scompaginato un po’ i piani al roster rossazzurro.
Juninho e compagni però non hanno accusato il colpo e da li in poi hanno menato le danze producendo azioni, spettacolo ma anche errori grossolani sotto porta. Emblematico il tabellino del primo tempo: Roma registrava un tiro e un gol, mentre Catania masticava amaro con 9 conclusioni nello specchio, due pali ma zero reti. La filastrocca nella ripresa non cambiava, anzi il rammarico diventava paradosso quando i pali e i legni in generale diventavano sei e le occasioni sventata dal portiere capitolino salite a 18. Giornata di grazia per Merola che prendeva qualsiasi cosa e Roma arroccata dietro a subire per tutta la seconda frazione.
Non facile il momento da gestire per il team etneo, con Belluso abile a serrare i ranghi, invitando alla calma e alla tranquillità generale. Cosi il terzo tempo consegnava un finale al cardiopalma con un susseguirsi di emozioni e gol. Rabbia assoluta quando dopo altri quattro tentativi e due traverse rossazzurre, Roma pareva beffare definitivamente Catania con il raddoppio. Qui, però, ancora una volta il cuore rossazzurro non si faceva pregare e il verdeoro Buru metteva dentro, in rovesciata con l’ausilio della traversa, l’immediato 2-1. Assalto etneo nei minuti finali, un aggressione totale nell’area avversaria che portava al giusto e sacrosanto pareggio, con Fred abile a girarsi nello stretto battendo l’indemoniato Merola. 2-2 e ancora un minuto da giocare, un infinita nel beach soccer. Salgueiro cominciava il suo pomeriggio sventando con due interventi d’istinto i tentativi di Madjer, mentre il palo di Sosa graziava Catania. A sua volta Buru lanciato due volte in contropiede sprecava sul più bello la rete della vittoria. Gli extratime non consegnavano nulla, solo il dominio dei rossazzurri per tre minuti, Roma non toccava palla, per di più Buru aveva sul piattone destro la palla della vittoria ma ancora Merola diceva di no.
Il triplice fischio della terna arbitrale apriva le porte ai rigori, lotteria sadica nel beach del chi sbaglia paga e va a casa. Qui ecco entrare in scena “Ice-Salgueiro” che a mano aperta era pronto a recitare e respingere da attore protagonista il rigore di Carotenuto. Juninho da fine spadaccino, infine, infilava Merola con il penalty finale che portava Catania al successo. Giusta vittoria per una gara assurda, dominata in lungo e in largo dai rossazzurri che devono solo recriminare per gli sprechi sotto porta. Successo da due punti per chi vince con l’extratime, e non  tre, in attesa del prossimo impegno firmato Lamezia Terme nel tentativo di chiudere nel migliore dei modi questa prima tappa di campionato.

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