venerdì 25 febbraio 2011

IL PIATTO INCLINATO DELLA GIUSTIZIA


Il pubblico ministero ha già chiesto l’archiviazione ritenendo che l’inchiesta giornalistica a firma di Antonio Condorelli rispetti i criteri della veridicità dei fatti, dell’interesse pubblico della notizia e della continenza espositiva. In altri termini secondo la Procura della Repubblica di Catania i fatti riportati nell’articolo sarebbero veri ed esposti senza essere di per sé offensivi. Il querelante,  il sindaco autonomista di Mascalucia, Salvatore Maugeri, assistito dall’avvocato e collega sindaco autonomista Carmelo Galati, ha ritenuto tuttavia di proporre opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero e così Antonio Condorelli e Fabio Cantarella, il prossimo 28 febbraio, dovranno comparire davanti al Gip, dott. Oscar Biondi, al quale spetterà dire l’ultima parola sulla vicenda: ritenere corretta la linea del pubblico ministero e archiviare definitivamente il procedimento penale a carico dei due oppure mandare a giudizio i giornalisti.
Particolare non poco importante è che insieme ad Antonio Condorelli davanti al Gip dovrà comparire pure Fabio Cantarella che non è l’autore dell’articolo né tanto meno era il direttore responsabile della testata giornalistica che pubblicò il servizio fatto oggetto di querela. Assai più anomalo è che l’allora direttore responsabile non è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Catania e il fascicolo è rubricato come “Cantarella+1 (ovvero Condorelli)”.
Tornando all’articolo, l’inchiesta giornalistica pubblicata era relativa alla gestione dei rifiuti nell’hinterland etneo, in essa si parlava anche dell’amministrazione dell’isola ecologica del Comune di Mascalucia tempo addietro sottoposta a sequestro su iniziativa del pubblico ministero Lucio Setola, per presunte irregolarità.
Antonio Condorelli e Fabio Cantarella, proprio da qualche mese, erano usciti vittoriosi da un analogo procedimento giudiziario a seguito della pubblicazione di un’altra delicata inchiesta giornalistica. In quell’occasione, sia il Sostituto procuratore della Repubblica, Alessandro Sorrentino, che il Giudice per le indagini preliminari, Luigi Barone, ritennero che i fatti riportati nell’articolo fossero veri ed espressi con correttezza. Antonio Condorelli è assistito dal padre Francesco Condorelli Caff, Fabio Cantarella dall’avvocato Fabio Capizzoto.

1 commento:

  1. Conosco bene la vicenda e credo che qualcuno, prima o poi, dovrà chiarire più di un particolare. Andrea Pitrolino

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